Giovanni Giliberto, abile intarsiatore siciliano, incarna con coerenza e dedizione la continuità di un’arte antica e preziosa: la tarsia lignea. Nel suo laboratorio, immerso nel cuore barocco di Ragusa Ibla, porta avanti un sapere artigianale che affonda le radici nel passato, quando questa tecnica era considerata capace di narrare storie con la stessa intensità della pittura.

Giliberto lavora legni diversi per consistenza e sfumature, accostandoli con maestria per creare composizioni di sorprendente ricchezza formale, in cui si intrecciano sensibilità estetica, rigore tecnico ed eredità storica. Le sue opere, spesso ispirate a modelli antichi ma reinterpretate con sguardo personale, restituiscono l’immagine di un artigianato che si fa arte, di un gesto che è manuale e poetico. In un’epoca dominata dalla serialità e dalla perdita del valore del tempo, la produzione di

Giliberto rappresenta una resistenza silenziosa ma determinata, quella dell’autenticità, della lentezza operosa, della bellezza costruita fibra per fibra.

Giliberto ha esteso la sua ricerca anche alla pittura, realizzando dipinti fortemente legati alle inquietudini del presente. Attraverso una tavolozza dai toni cupi e pennellate pastose, restituisce con intensità la drammaticità del nostro tempo, traducendo in simboli il senso di fragilità e tensione che attraversa la contemporaneità. — Ludovica Arcieri

  • Giovanni Giliberto, ARS Iblea
  • Giovanni Giliberto, ARS Iblea
  • Giovanni Giliberto, ARS Iblea
  • Giovanni Giliberto, ARS Iblea
  • Giovanni Giliberto, ARS Iblea
  • Giovanni Giliberto, ARS Iblea

A stretto contatto con i numerosi artigiani di Ibla, dove ha vissuto fin dalla prima infanzia, ha sviluppato la passione per creare e realizzare i suoi progetti, e ha coltivato il senso del “bello”.

I lavori sono nati dall’estro e dalla fantasia, prendendo spunto dalle antiche botteghe artigianali.

Vive e opera a Ragusa ed ha lo studio a Ibla.

Giovanni Giliberto, ARS Iblea

“Avevo quindici anni, la vista di un vecchio e maestoso noce caduto, mi ha suscitato il desiderio di non vederlo perduto per sempre.

La conoscenza e le visite a Mastro Sicilio, bravissimo e fine intarsiatore che ha lavorato a Ibla fino a pochi anni fa, mi ha spinto a approfondire la passione.

Così ho intrapreso l’arte dell’intarsio. Da quel vecchio noce ho creato numerose opere che lo rendono ancora vivo.

I miei lavori, in legno policromo, sono costituiti da mobili, arredi, decorazioni, cornici.

La collaborazione e il confronto con gli amici di ARS Iblea ha suscitato in me il desiderio di esprimermi anche con la pittura.”

Mostre, eventi

• 2024, “Lo stato dell’arte”, Centro Commerciale Culturale “Mimi’ Arezzo”, Ragusa

• 2025, “Echi del Tempo” Palazzo Mormino, Donnalucata

• 2025, Circolo Velico Caucana, Ragusa

• 2025, “Oltre lo sguardo”, Castello di Donnafugata – Ragusa